Dibattito su bullismo e cyberbullismo al Teatro De Lise di Sarno
All'incontro hanno partecipato gli studenti dell'istituto Cuomo-Milone, che ha lanciato l'iniziativa
Redazione Sarno 24 15/03/2024 0
Al Teatro De Lise di Sarno, con la partecipazione degli studenti dell'istituto Cuomo-Milone, incontro-dibattito sul tema "Bullismo, cyberbullismo e legalità. Capire per prevenire". Tra i relatori, la prof.ssa Margherita Attanasio, dirigente del Cuomo-Milone, che ha promosso l'iniziativa; la prof.ssa Filomena Annunziata, docente di Diritto e avvocato; la d.ssa Roberta Manzo, sostituto commissario della Polizia Postale di Salerno; la d.ssa Matilde Squillante, avvocato del Foro di Nocera Inferiore; il dott. Rocco Alfano, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Salerno. Ha coordinato gli interventi la prof.ssa Dina Gallo, referente bullismo e cyberbullismo del Cuomo-Milone.
Il cyberbullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico.
Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.
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L'americano Prevost è il nuovo Papa, sceglie il nome di Leone XIV
E' l'americano 69enne Francis Robert Prevost, agostiniano, il nuovo Papa. Ha scelto il nome di Leone XIV. La fumata bianca è arrivata nel pomeriggio, intorno alle 18:10, l'Habemus Papam circa un'ora dopo. Proprio nel giorno dedicato alla Madonna di Pompei. E' il primo Pontefice USA della storia, parla correntemente l'italiano.
Una relativa sorpresa, perchè nelle previsioni delle ultime ore erano salite le quotazioni del cardinale originario di Chicago, che aveva "sorpassato" l'italiano Pietro Parolin, inizialmente il più accreditato fra i papabili. Era stato proprio Papa Francesco, di cui Prevost è il successore, ad annunciare, nel luglio 2023, la sua creazione cardinalizia. Improntato sulla pace il suo primo discorso, nel solco della missione del predecessore Francesco.
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Maxi giro di spaccio di cocaina, arresti anche nell'Agro: affari per 8 milioni
In data odierna, a Torre Annunziata (NA), Boscoreale (NA), Castellammare di Stabia (NA), Lettere (NA), Sant'Antonio Abate (NA), Trecase (NA), Angri (SA), Agropoli (SA), Capaccio Paestum (SA), Battipaglia (SA), Scafati (SA) e Catania, nonché presso le Case Circondariali di Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo, i Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, nei confronti di 51 soggetti (15 destinatari della custodia in carcere, 17 posti ai domiciliari e 19 sottoposti all'obbligo di presentazione alla P.G.), gravemente indiziati di detenzione illecita e spaccio di cocaina.
Gli indagati, avvalendosi di corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma, avrebbero posto in essere un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500.000 euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini. Le investigazioni, condotte attraverso una poderosa attività di intercettazione telefonica e ambientale, che si è protratta per diversi mesi, hanno consentito di documentare e ricostruire le dinamiche relative alla gestione dell'attività di spaccio in ben 15 piazze di diverse città, in provincia di Napoli e di Salerno, nonché di recuperare e sequestrare complessivamente 19 kg di cocaina.
Alcuni indagati si servivano delle abitazioni di soggetti incensurati e anziani per occultare ingenti quantitativi di stupefacenti, mentre altri sfruttavano la presenza di neonati per eludere eventuali controlli. L'approvvigionamento delle varie piazze di spaccio avveniva mediante il ricorso a fidati corrieri che, a tal fine, utilizzavano autovetture dotate di scomparti segreti in cui lo stupefacente veniva abilmente occultato. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno operato 7 arresti in flagranza di reato, individuando anche soggetti in possesso di armi detenute illegalmente.
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I lavori del metanodotto SNAM "Nocera-Cava" svelano tesoro di reperti
Nel novembre 2024 si sono conclusi i lavori di potenziamento del metanodotto Snam "Diramazione Nocera-Cava de' Tirreni", condotti nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. Le indagini archeologiche, durate circa due anni, sono state eseguite sul campo da Sogearch Srls, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Salerno e Avellino. Le ricerche, svolte in un contesto di proficua sinergia tra Snam, Soprintendenza, Comis Srl e CEM Srl, hanno rivelato un patrimonio archeologico di eccezionale valore, che va dall’età del Bronzo alla tarda antichità, dimostrando che è possibile coniugare lo sviluppo di infrastrutture moderne con la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Tra le scoperte più significative, spiccano le impronte di origine antropica e faunistica rinvenute nei pressi del torrente Casarzano. Impresse nei depositi piroclastici delle eruzioni del Somma-Vesuvio, queste tracce, risalenti all’età del Bronzo, offrono una testimonianza toccante della drammatica fuga degli abitanti di fronte alla furia del vulcano. Uomini, donne e bambini, a piedi nudi o con semplici calzari, hanno lasciato per sempre la loro impronta nel terreno, come un'istantanea scolpita nel tempo.
L'area ha continuato ad essere abitata anche nei secoli successivi. Tra la fine dell'età del Bronzo e gli inizi dell'età del Ferro (1200/1150-900 a.C. circa), un villaggio con capanne di forma absidata si estendeva su questo territorio. I resti delle fondazioni in terra cruda, insieme a numerosi frammenti di ceramica, testimoniano la presenza di una comunità organizzata. Un santuario extraurbano, databile preliminarmente tra il III-II sec. a.C., localizzato in prossimità di Nuceria Alfaterna, lungo un'importante arteria viaria, è stato portato parzialmente in luce. L'area sacra, definita da un perimetro rettangolare, era costituita da muri in opera a secco. Tra i numerosi reperti spiccano manufatti ceramici miniaturistici, probabilmente offerti come ex voto; lo studio di questi oggetti potrà fornire preziose informazioni sulle pratiche cultuali e sulle divinità venerate nel santuario.
Il periodo romano ha lasciato numerose tracce, a conferma dell'intensa attività agricola che caratterizzava la città di Nuceria. Sono stati rinvenuti i resti di due complessi monumentali, verosimilmente ville rustiche, dedicate alla produzione agricola. La presenza di solchi di aratro, individuati in diversi punti dell'area, testimonia la coltivazione intensiva dei campi. Le ricerche hanno inoltre permesso di ricostruire la rete viaria che collegava Nuceria al territorio circostante. Le oltre 40 strade indagate, alcune realizzate in terra battuta, altre più strutturate e spesso segnate dai solchi dei carri, rivelano un mondo di connessioni che hanno plasmato la vita della città nel corso dei secoli.
Al periodo del passaggio tra l’età romana e la tarda antichità risale un gruppo di sepolture realizzate in fosse rivestite e coperte con lastroni di tufo, alcuni dei quali decorati con incisioni, appartenenti prevalentemente a bambini accompagnati da corredi essenziali. Un altro gruppo di tombe occupa gli spazi di una delle ville rustiche romane, a dimostrazione di come gli antichi edifici venissero riutilizzati con nuove funzioni. In quest'area si osserva una coesistenza di riti cristiani e pagani, come testimonia un monumentale sepolcro con sarcofago, probabilmente appartenuto a un personaggio di alto rango. Ai suoi piedi, una piccola struttura interrata potrebbe essere un Martyrium, un luogo di culto dedicato ai martiri.
La frequentazione del territorio prosegue nella tarda antichità, periodo al quale risalgono le "longhouse", grandi capanne che, per forma e tecnica costruttiva, ricordano le abitazioni protostoriche. Questo ritorno a modelli abitativi del passato, probabilmente dovuto a cambiamenti socio-economici, testimonia la capacità di adattamento delle comunità umane di fronte alle trasformazioni. Gli scavi archeologici condotti nell'area di Nocera hanno restituito un quadro ricco e complesso della storia di questo territorio. I risultati di queste straordinarie scoperte saranno presto presentati al pubblico attraverso una mostra e una pubblicazione scientifica.