Più di 40 grammi di cocaina in casa, arrestato 58enne ad Angri

Da Venerdì 16 Febbraio, ad Angri, DIVIETO DI FERMATA TEMPORANEO, ambo i lati e con rimozione, in via Cervinia (nel tratto compreso tra via Fleming e via Adriana), a partire dalle ore 08:30; DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE TEMPORANEO, in via Cervinia (nel tratto compreso tra via Fleming e via Adriana), a partire dalle ore 11:30 del 16 Febbraio.

La decisione del Comune ai fini dell’ottimizzazione dello smaltimento dei flussi veicolari, in considerazione del fatto che attualmente l’unico percorso per raggiungere via Fleming, Via Fermi e Via Colombo passa per Corso Italia, gravando in tal modo sulla circolazione.

(Nella foto, tratta dal profilo fb del Comune di Angri, il tratto di strada interessato dall'ordinanza è in blu e giallo).

Due giorni fa, ad Angri, i Carabinieri del NORM di Nocera Inferiore, unitamente al Nucleo Cinofili di Sarno, hanno arrestato in flagranza un 23enne del luogo per "detenzione di sostanza stupefacente, ai fini di spaccio". Durante un controllo, i militari hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane alcune dosi di hashish e marijuana, 3 bilancini e materiale per il confezionamento. Disposti gli arresti domiciliari.

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito 8 misure cautelari personali, di cui 2 applicative degli arresti domiciliari e 6 impositive dell'obbligo di dimora. I fatti oggetto del procedimento riguardano gli scontri avvenuti il 14 gennaio 2024 presso lo Stadio Novi di Angri, in occasione dell'incontro di calcio tra US Angri 1927 e F.C. Matera, valevole per il campionato di Serie D.

Al termine della partita, si erano verificati gravi disordini derivanti dall'arbitraria pretesa di alcuni facinorosi supporter dell'Angri di accedere all'area di pertinenza dei tifosi del Matera, per compiere azioni violente. Fortunatamente, l'intervento del personale in servizio d'ordine pubblico faceva desistere i violenti, che si disperdevano e, apparentemente, si allontanavano dalla struttura sportiva.

Cionondimeno, alle ore 17:00 circa, nell'area di parcheggio prospicente lo stadio, si raggruppavano circa 150 tifosi dell'Angri, che con atteggiamento aggressivo attendevano il deflusso dei tifosi ospiti. Anche in questo caso, i militari riuscivano a far allontanare i soggetti dalle aree limitrofe allo stadio, verificando che il tragitto che avrebbero dovuto compiere gli ospiti fosse in sicurezza.

Proprio quando stava per iniziare la fase di deflusso della tifoseria ospite, da un vicolo sopraggiungeva un gruppo di circa 60/70 tifosi locali, armati di spranghe e pietre, che lanciava bombe carta e vari oggetti contundenti, tra cui sassi e bottiglie di vetro, verso i tifosi della squadra del Matera, colpendo con una pietra alla testa l'autista dell'autobus dei lucani. Ancora, a seguito dell'intervento dei militari, gli autori dell'assalto si disperdevano nelle stradine adiacenti allo stadio.

Tuttavia, per l'ennesima volta, i violenti si riorganizzavano ed appena 10 minuti dopo effettuavano un nuovo attacco alla tifoseria ospite da Piazzale Novi, con il lancio di ulteriori bombe carta e diversi sassi. A fronte del nuovo intervento dei militari dell'Arma, alcuni soggetti si disperdevano, mentre un gruppo di circa 10 persone fronteggiava in maniera minacciosa i militari stessi, pretendendo che costoro smobilitassero il presidio posto a difesa dei tifosi ospiti.

Nel corso delle interlocuzioni volte a convincere i restanti soggetti a desistere dai proponimenti aggressivi, un sottogruppo di 3 persone aggrediva con spranghe e cinture il Comandante della Stazione di Angri, colpendolo alle braccia, al torace e alla schiena, cagionandogli lesioni personali. L'azione aggressiva proseguiva con ulteriore lancio di bombe carta, sassi ed oggetti contundenti.

Le indagini consentivano di identificare uno degli autori dell'aggressione al Comandante di Stazione. A carico del soggetto, resosi irreperibile, veniva emesso decreto di fermo di indiziato di delitto. Tale posizione è stata definita separatamente, con applicazione pena su richiesta. Gli ulteriori approfondimenti investigativi consentivano poi di identificare numerosi altri individui coinvolti nella grave vicenda, con conseguente applicazione a carico di 8 di essi delle misure cautelari eseguite questa mattina.