Redazione Sarno 24 30/09/2025
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Nella giornata odierna, a Nocera Inferiore, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Reparto Territoriale Carabinieri e di intitolazione al Ten. Marco Pittoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, caduto nel corso di una rapina a Pagani nel 2008. La nuova caserma è ubicata in uno stabile di via Francesco Correale 23, in posizione strategica rispetto agli uffici giudiziari, al centro abitato ed alle principali vie di collegamento.
La giornata celebrativa ha avuto inizio con la resa degli onori militari al Generale di Corpo d’Armata Nicola Massimo Masciulli, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, sulle note della marcia d’ordinanza “La Fedelissima”, eseguita dalla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”, seguita da un breve raccoglimento in onore di tutti i “caduti” nell’adempimento del dovere.
Si è quindi proceduto alla benedizione delle Bandiere, nazionale ed europea, da parte di S.E. Giuseppe Giudice, Vescovo della Diocesi di “Nocera Inferiore – Sarno”, e da Don Carlo Lamelza, Capo Servizio Assistenza Spirituale del Comando Legione Carabinieri “Campania”, consegnate dal Sindaco di Nocera Inferiore, Avv. Paolo De Maio, e dalla “madrina” della cerimonia, Sig.ra Cristina Pittoni, sorella dell’Ufficiale decorato, al Comandante della Stazione di Nocera Inferiore, Luogotenente Carica Speciale Angelo Arienzo, a cui è seguita l’alzabandiera solenne, il tradizionale taglio del nastro e lo scoprimento della lapide interna dedicata al Tenente Pittoni, con deposizione di una corona d’alloro.
Il Tenente Marco PITTONI, nato a Sondrio il 30 settembre 1975, fu decorato il 6 giugno 2008 di Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” perché “con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all'interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell'arma in dotazione, per non compromettere l'incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro.
Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d'arma da fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di porsi all'inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio”.