Redazione Sarno 24 27/01/2025
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Riqualificare e rigenerare l’ex Polverificio di Scafati, un compendio dello Stato di grande valore storico-artistico, afferente al Parco Archeologico di Pompei, che per dimensioni, posizione e vocazione architettonica, culturale e agricola, ha tutti gli elementi per poter rientrare in un progetto di sviluppo che ne valorizzi le potenzialità turistiche, culturali e sociali.
Questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal Presidente dell’Ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, Vincenzo Marrazzo e dal Rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia. L’intesa impegna le parti ad avviare iniziative che favoriscano la creazione di un ecosistema a carattere culturale, restituendo al territorio una vocazione complessiva di attrattore per un turismo culturale e sostenibile.
Si tratta di un’area di circa 15 ettari pressoché rettangolare, su cui insistono numerosi edifici di diverse epoche, all’interno di un’area verde che ne costituisce il parco, caratterizzata da due viali di platani e verdeggianti tratti secondari. Il complesso si trova al centro di un’area ineguagliabile per storia, memoria e bellezza paesaggistica, sulla quale transitano ogni anno milioni di visitatori (si contano 4 milioni per il Parco archeologico di Pompei e 2 milioni per il Santuario mariano). Numeri che potranno aumentare significativamente grazie alla riqualificazione dell’ex Polverificio di Scafati, già avviata con primi interventi di bonifica, restauro degli edifici e recupero del monumentale doppio filare di platani che attraversa longitudinalmente il complesso.
Oggi il sito è già utilizzato per fiere di settore e accoglie un progetto di agricoltura sociale, che vede impegnati giovani del territorio nella coltivazione e produzione di prodotti della terra. Dunque, un grande spazio verde urbano, pubblico e accessibile alla comunità e alle famiglie del territorio, che assieme agli edifici si presta a essere trasformato in un parco tematico green con strutture turistico-ricettive, laboratori per la ricerca sulla sostenibilità ambientale, spazi destinati ad attività agroalimentari, culturali ed esperienziali, in connessione con l’area archeologica di Pompei.