Redazione Sarno 24 08/08/2025
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"Il Presidente dimissionario dell’U.S. Angri, Raffaele Niutta - si legge sul sito del club - ha formalmente consegnato il titolo sportivo della società al Sindaco di Angri, ing. Cosimo Ferraioli. La comunicazione ufficiale è stata trasmessa tramite posta elettronica certificata (PEC) alla sede del Comune di Angri e, per conoscenza, anche ad altri rappresentanti istituzionali.
La decisione di rimettere il mandato e affidare il titolo sportivo all’amministrazione comunale è stata motivata da Niutta con la persistente assenza di sostegno e interesse da parte del tessuto imprenditoriale locale. A questo punto, la società resta in attesa di conoscere le determinazioni del Sindaco e della Giunta comunale in merito al futuro del titolo sportivo e del progetto calcistico cittadino".
"Premesso che - scrive sui social il sindaco Ferraioli - così come ho letto dai comunicati a firma del dimissionario presidente Niutta, come Sindaco non ho mai ricevuto alcun invito ad alcuna cena, né in forma scritta né verbale, ovvero né una PEC o una mail, né una telefonata o un messaggio, si precisa quanto segue. Prendo atto che è stata trasmessa una nota con la quale si depone, FIGURATIVAMENTE, il titolo dell’US ANGRI 1927 al Comune di Angri.
Detta nota, senza gli atti necessari a garantire la conoscenza esatta dello stato della società, è soltanto una boutade estiva a cui, ahinoi, siamo abituati. Dopodiché, l'amministrazione, sempre vicina alle attività sportive, dimostrandolo con i fatti, perché abbiamo realizzato un tappeto erboso e stiamo realizzando le tribune per i tifosi e la manutenzione dei servizi, è disponibile anche a valutare l'ipotesi di acquisire il titolo, come paventato da qualcuno, ma ovviamente senza debiti. Senza debiti per ovvi motivi, perché la situazione societaria, la gestione amministrativa, economica e contabile della squadra, non può gravare sull'intera comunità angrese.
Basta fare un breve giro su internet per scoprire che (a parte rarissime eccezioni): la cessione del titolo sportivo a un Comune è rara e, nella maggior parte dei casi, vietata dalle norme sportive; in caso di fallimento, il titolo sportivo può essere trasferito, ma solo a specifiche condizioni e nel rispetto dei creditori; la cessione a un Comune, al di fuori di queste circostanze, è generalmente esclusa.
L’amministrazione non può far altro che ripetere quanto ha già fatto, ossia invitare pubblicamente gli imprenditori che sono interessati ad acquisire il titolo che, ripeto, senza gli atti necessari a garantire la conoscenza esatta dello stato della società, è solo 'figurativamente' consegnato".