Raid al museo diocesano San Prisco di Nocera Inferiore, rubati oggetti votivi
Il vescovo Giudice: "Grande dolore per questa violazione che danneggia l’intera comunità"
Redazione Sarno 24 15/01/2025 0
Nella notte fra il 13 e il 14 gennaio, alcuni malintenzionati si sono introdotti all’interno del museo diocesano San Prisco, ubicato al piano terra della curia vescovile di Nocera Inferiore. I ladri hanno portato via una serie di oggetti votivi e altri materiali preziosi, custoditi nelle teche dislocate nelle sale museali. Il direttore del museo, Salvatore Alfano, ha sporto regolare denuncia ai Carabinieri della stazione di Nocera Inferiore, che successivamente hanno effettuato i rilievi scientifici. È in corso la quantificazione del danno.
"Esprimiamo grande dolore - dichiara il vescovo, mons. Giuseppe Giudice - per questa violazione che danneggia l’intera comunità, minandola nelle radici, in quanto è stato saccheggiato un deposito di storia e memoria, fede e devozione, accresciuto nei secoli. Un danno non esclusivamente economico, ma soprattutto valoriale e identitario. Uno sfregio all’intero territorio, a cui risponderemo rinnovando e continuando a impegnarci a difesa e promozione delle nostre bellezze, della nostra cultura, della nostra storia".
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L'operazione ha interessato il territorio di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio, Scafati e San Giuseppe Vesuviano. E' stata appurata l'esistenza a Nocera Superiore di una piazza di spaccio, poi trasferita a Castel San Giorgio, a conduzione familiare.
Fulcro delle indagini è risultata una 52enne di Nocera Inferiore, che gestiva la piazza di spaccio itinerante. Con lei collaboravano anche alcuni condomini dello stabile di Castel San Giorgio presso cui era domiciliata, che custodivano e confezionavano la droga, smerciandola all'occorrenza. Nel corso delle indagini, le forze dell'ordine hanno recuperato circa 500 dosi di stupefacente.
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Altresì, è obbligatorio riversare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato dalle deiezioni liquide prodotte dai cani, ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, da effettuarsi, anche in seguito alla rimozione delle deiezioni solide, su tutte le aree urbane pubbliche o ad uso pubblico.
I trasgressori saranno immediatamente sanzionati dagli agenti di Polizia Municipale.