Scafati, fermate due persone per tentata estorsione con metodo mafioso
Le indagini sono partite dalla denuncia di un facoltoso imprenditore del settore trasporti
Redazione Sarno 24 06/08/2024 0
I Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla DDA, nei confronti di due persone, accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini sono partite dalla denuncia di un facoltoso imprenditore del settore trasporti, la cui azienda ha sede a Scafati.
I due fermati, in concorso con altre due persone (già arrestate qualche giorno fa per analogo reato), hanno tentato di estorcere al denunciante la somma di 250mila euro, avvalendosi della capacità intimidatoria connessa alla loro diretta riconducibilità ad un clan di Sant'Antonio Abate.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Sarno 24 24/07/2024
Droga, armi e munizioni rinvenute dai CC in un tombino a Scafati
Nell'ambito di un servizio di controllo, condotto nel circondario di Scafati, i Carabinieri hanno effettuato numerose ispezioni e perquisizioni al fine di contrastare gli illeciti in materia di stupefacenti ed armi.
I militari, nei confronti di ignoti, hanno sequestrato circa 145 grammi di cocaina, una pistola semiautomatica calibro 9 (completa di caricatore con 10 cartucce), 82 cartucce calibro 9, 75 cartucce calibro 357 magnum, 11 cartucce calibro 38 special ed un passamontagna.
Il tutto era occultato all’interno di un tombino.
Redazione Sarno 24 28/01/2025
Scafati, prosegue il recupero degli spazi alla biblioteca "Morlicchio"
Recuperata anche la terza stanza della Biblioteca comunale "Morlicchio", a Scafati. Così commenta sui social il sindaco, Pasquale Aliberti: "Aumentano gli spazi per chi ha bisogno di usufruire delle stanze per studiare o per mini riunioni. Un cambio look anche per i corridoi del secondo piano, poi è in corso una riorganizzazione dell'archivio. Un bel lavoro per rendere la nostra biblioteca sempre più accogliente".
Redazione Sarno 24 14/11/2024
Scafati, assoluzione del sindaco Aliberti dall'accusa di voto di scambio
"Oggi, 13 novembre 2024, sento il cuore pieno e svuotato insieme. Vorrei parlarvi con leggerezza, ma non è possibile quando la tua vita viene stravolta, quando vieni trascinato nel fango, chiamato camorrista, e rimani solo con la tua voce, inascoltato. Per 8 anni ho dovuto ingoiare umiliazioni, convivere con lo sguardo impaurito dei miei figli, vedere mia moglie lottare per una famiglia che sentiva franare.
Mio padre è morto portandosi dietro una vergogna che non meritava, io sono rimasto solo, spesso incapace persino di piangere. Oggi la giustizia ha detto quello che ho sempre saputo: ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE. Ma non c’è gioia piena. Il tempo non torna, la vergogna ha lasciato segni che nessuno potrà mai vedere.
Sono grato a chi ha creduto in me, anche quando era più facile girarsi dall’altra parte, a chi ha saputo vedere la verità nel buio delle menzogne. Non sono mai stato un camorrista, né un uomo che si piega al potere della malavita. Ho resistito, messo da parte il dolore e continuato a combattere. E continuerò, per me, per la mia famiglia, per tutti voi".
Così sui social il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dopo essere stato assolto, dai giudici del tribunale di Nocera Inferiore, dall'accusa di voto di scambio.